1-Premessa

Il seguente trattato nasce dalla esigenza di verificare la corretta applicazione delle formule di matematica finanziaria necessaria al calcolo dell' usura per le aperture di credito in base all' art. 644 C.P ed alla legge 108/96.

Avendo ricevuto alcuni giorni or sono una perizia di una nota banca in materia di calcolo TEG, si è reso necessario uno studio onde verificare la corretta formulazione delle formule applicate per tutti i calcoli in materia di prestiti ed apertura di credito e di rendere quanto più comprensibile per i CTU, per il potere politico e giudiziario che dovranno valutare tali risultati.

Il sottoscritto scientificamente proverà l' inesattezza della applicazione di una formula. Infatti come potrete verificare dalla successiva lettura, il risultato risulta essere eclatante con gravi conseguenze economiche e mettendo in pericolo la nostra stessa democrazia.

2-Preambolo

Prima di iniziare il trattato è necessario descrivere una storia fantasiosa che nella realtà della vita quotidiana può succedere a chiunque. Esistono in questa storia 3 personaggi o soggetti: il Sig. Rossi che ha bisogno di un finanziamento, il Sig. Caio che è amico del sig. Rossi ed un terzo soggetto che è una Banca.

  • Il sig. Rossi si reca da Caio e gli chiede un prestito di 1000 euro a partire da 01/04 al 30/06 per un totale di 91 giorni, Caio amico di Rossi gli concede il prestito alle stesse condizioni che la banca gli applica: ed esattamente un tasso di interesse del 10% annuo e commissione per sconfinamento e pratica affidamento di 80 euro. Il 30/06 Rossi si reca da Caio restituisce il suo debito di 1104,932 euro, lo stesso giorno Caio effettua il suo rientro versando sul suo conto bancario la cifra incassata senza aver guadagnato nulla. Nel frattempo Rossi strozzato da usurai effettua una denuncia per usura alla procura della repubblica, rendicontando tutti i suoi debiti tra cui quello restituito a Caio. Dopo alcuni giorni Caio viene arrestato per ordine della procura per usura. Caio interrogato dinnanzi al P.M. dichiara di non aver fatto usura e di aver concesso il prestito a titolo amichevole senza alcun guadagno applicando le stesse condizioni che la banca gli aveva concesso. Il PM comunica a Caio che ha praticato USURA al tasso medio del 42,088% per cui rimaneva in carcere perchè usuraio, Caio diceva invano io sono innocente ho applicato le stesse condizioni della banca e non ho ottenuto nessun guadagno, allora, arrestate anche i dirigenti della banca, i dirigenti della banca però non avevano commesso usura perchè avevano applicato un tasso medio del 18,000% (per accordato di mille euro – se invece esiste accordato piu' alto il tasso medio diminuisce).

Questa storia pone i seguenti interrogativi: come è possibile che Caio dovrà essere processato penalmente per usura e la banca no? Perchè il privato cittadino ha fatto usura e la banca no? Perchè si applicano 2 formule diverse? Il principio costituzionale di uguaglianza che fine ha fatto? Il principio costituzionale che la legge è uguale per tutti che fine ha fatto?

Da questi quesiti partirà il mio studio per determinare l' esattezza delle formule applicate e se queste sono conformi al diritto, alle regole di matematica finanziaria ed alla legge.



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